Luca Venitucci
GENERA
Luca Venitucci
piano, melodica,
dispositivi elettronici
Dario Miranda
contrabbasso
Ermanno Baron
batteria
Genera si muove tra composizione estemporanea e forme fluide, aperte e flessibili che organizzano il flusso improvvisativo senza imbrigliarlo in strutture rigide e vincolanti.
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La formazione strumentale si richiama inequivocabilmente a quella del piano trio di matrice jazzistica, e tuttavia tale riferimento viene ampliato e condotto verso territori imprevedibili grazie all’uso di tecniche estese, dispositivi elettronici e sonorità inusuali come quelle della melodica trattata con effetti.
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La musica di Genera è dunque il frutto del combinarsi di intenzioni diverse e complementari: esplosioni free e incalzanti grooves si intersecano con momenti maggiormente introspettivi e cameristici, perlustrazioni sonore acustiche ed elettroacustiche si connettono con parti più dilatate e quasi ambient.
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Active Observation, primo album di Genera, è uscito il 19 ottobre 2023 per Aut Records ottenendo recensioni positive su diverse testate cartacee e online tra cui Musica Jazz, Blow Up, Jazz Convention, Percorsi Musicali e zero.eu e passaggi radiofonici su Battiti Rai3. Nazim Comunale inserisce l’album nella sua classifica dei 10 migliori album del 2023 su Blow Up e su Il Giornale della musica.
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Ad ottobre 2024 Genera si è esibito con successo al festival Forlì Open Music, condividendo il programma della serata con Michele Rabbia e i TellKujira.
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All'occorrenza, il trio può esibirsi anche in spazi sprovvisti di pianoforte acustico.
Video
Promo Video (3:25)
Tacitly (7:22)
Active Observation
(Aut Records, 2023)
L’osservazione attiva a cui fa riferimento il titolo del primo album di Genera è quella messa in atto da uno sguardo partecipe e attento che all'indifferenza diffusa contrappone un'attitudine sperimentale, un procedere per tentativi ed errori che può consentire di dare valore a qualunque possibile esperienza traendone preziose lezioni.
E’ il medesimo spirito che anima la musica dell’album, realizzata di getto in una singola session dopo un periodo di ricerca durato diversi mesi.
Al momento dell’incisione il trio ha scelto di ridurre qualunque vincolo strutturale predeterminato al minimo indispensabile a dare a ciascun brano un carattere di fondo, lasciando per il resto interamente spazio al flusso improvvisativo.La forza dell’album è dunque quella di coniugare una estrema freschezza ed una grande consapevolezza degli elementi sonori e formali di volta in volta utilizzati, con un notevole senso dell’ascolto e dell’interplay.
Pur nella forte coerenza stilistica di fondo, le otto tracce dell’album esplorano ciascuna territori sonori, comportamenti e atmosfere diversi e variegati, giovandosi di una estesa tavolozza timbrica in cui le sonorità degli strumenti acustici sono ampliate dall’uso di tecniche non convenzionali e affiancate a quelle dei dispositivi elettronici.
Audio
Trial and Error (7:43)
Iterate (8:15)
More Evidence is Needed (7:36)
Attempts (5:47)
Si rivela un trio di grande valore, certamente per le doti performative dei musicisti, ma anche, se non soprattutto, per la visione che li ispira (Sandro Cerini, Musica Jazz)
Genera, un piano trio classico nell’assetto ma avventuroso e personale nel suono (Nazim Comunale, Blow Up)
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Una musica ipnotica piena di spigoli, introspezioni, che scorre come un fiume in piena e dal quale ci facciamo travolgere volentieri (Paolo Carradori, Le Salon Musical)
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Capaci di spingere il piano trio ben oltre le impostazioni, ormai codificate, che avevano caratterizzato questa formazione nella storia del jazz (Enzo Boddi, Musica Jazz)
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Un disco che si fa apprezzare per la palpabile costruzione estemporanea, per la nitidezza dei suoni e per la coerenza del modo in cui si intrecciano (Neri Pollastri, All About Jazz)
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Il trio di improvvisazione radicale composto da Luca Venitucci, Ermanno Baron e Dario Miranda pubblica un album che, nonostante sulla carta possa spaventare, in realtà si trasforma in un gioco estremamente godibile e accessibile per tutti (Giulio Pecci, Zero.eu)
Luca Venitucci
Polistrumentista, improvvisatore, compositore, Luca Venitucci è da oltre trent’anni attivo negli ambiti delle musiche sperimentali e di ricerca.
Nel 1995 ha fondato insieme a Fabrizio Spera ed Elio Martusciello l’ensemble di improvvisazione elettroacustica Ossatura, con cui ha inciso diversi album e realizzato tour in Europa, Stati Uniti e Canada. Ha fatto inoltre parte dell’ensemble Zeitkratzer, di 7k Oaks con Alfred 23 Harth e Massimo Pupullo e di 300 Basses con Alfredo Costa Monteiro e Jonas Kocher.
Ha collaborato con musicisti e compositori quali Axel Dorner, Peter Kowald, Alvin Curran, Keith Rowe, Elliott Sharp, Butch Morris, Giancarlo Schiaffini, Marco Colonna, Otomo Yoshihide, Tim Hodgkinson, John Butcher, Alessandro Bosetti, Ingar Zach, Franz Hautzinger, Gianni Gebbia, Radu Malfatti, Michael Thieke, Mike Cooper e molti altri.
A partire dagli anni 90 ha suonato in numerosi festival e rassegne quali Festival International Musique Actuelle Victoriaville (Canada), Kolner Jazz Haus Festival, Total Music Meeting, Maerzmusik (Germania), Musique Action, Fruit De Mhere, Densités (Francia), Alternativa (Repubblica Ceca), Controindicazioni, Angelica, Crossroads Jazz Festival, Young Jazz Festival, Festival Nuova Consonanza, Tempo Reale, Casa del Jazz, Auditorium Parco della Musica (Italia).
Dario Miranda
Musicista e compositore dalle molteplici esperienze, da sempre ama muoversi nel campo della ricerca e della sperimentazione.
Si diploma in contrabbasso con il massimo dei voti più la lode sotto la guida del Maestro Rino Zurzolo e intraprende lo studio e la pratica del jazz frequentando i seminari di Siena Jazz. Frequenta inoltre corsi di etnomusicologia, antropologia musicale, storia della musica moderna e contemporanea, metodologia della critica musicale, orchestrazione, composizione e musica per film in istituti quali l’Università di Milano, il Centro Sperimentale di Cinematografia e l’Istituto Musicale Internazionale di Roma. A Barcellona partecipa al laboratorio di Soundpainting di Walter Thompson.
E’ co-fondatore delle formazioni N-Est, Telegraph e SwedishMobilia, con le quali ha inciso per etichette quali LeoRecords, Auand e Fundacja SÅ‚uchaj, ricevendo ottime recensioni sulle migliori riviste specializzate sia in Italia che all’estero.
Ha suonato e inciso tra gli altri con Luca Aquino, Paolo Fresu, Antonello Salis, Chuck Findley, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Giovanni Francesca e Marco Colonna.
Dal 2010 svolge una intensa intensa attività concertistica che lo porta ad esibirsi in diversi festival internazionali e palchi prestigiosi come il Fajr Festival (Iran), Paris Jazz Festival, Impro Focus (Francia), Revolution Festival (USA), Istropolitana Project (Slovacchia), Auditorium Parco della Musica (Italia).
Ermanno Baron
Musicista di formazione artistica articolata, unisce la creatività del jazz alla sensibilità dell'improvvisazione elettroacustica contemporanea, sintetizzando un linguaggio personale che accomuna due mondi espressivi estremamente diversi.
Ideatore dell’ensemble di musica elettroacustica Acre, è inoltre membro stabile di progetti quali MAT Trio con Marcello Allulli e Francesco Diodati, Ada Montellanico Canto Proibito e Francesco Negro Trio.
Tra le sue collaborazioni vi sono quelle con Peter Evans, Antonello Salis, Frank Tiberi, Steven Bernstein, Gianni Gebbia, Francesco Bigoni, Francesco Bearzatti, Shane Endsley, Fabrizio Bosso, Marco Colonna, Ohad Talmor, Brad Shepik, David Binney, Luca Aquino, Ludovica Manzo, Eugenio Colombo, Giovanni Falzone, Danilo Gallo, Dan Kinzelman, Javier Moreno Sanchez.
La sua voce personale sullo strumento lo ha portato a svolgere una intensa attività concertistica in prestigiosi festival e spazi internazionali quali Smalls, Blue Note, Barbes, Fat Cat (New York), Jazz and World Music Festival (Zimbabwe), Jazz-Pt (Portogallo), Tremplin Jazz Avignon (Francia), TanJazz (Marocco), Ankara Caz (Turchia), 4Fakultat, Oblomov (Germania), Interpenetration (Austria), Match&Fuse, (Polonia), Roma Jazz Fest, Young Jazz in Town, Casa Del Jazz, Crossroads, Auditorium Parco della Musica, Sudtirol Festival, Vicenza Jazz (Italia).